Popolata fin da epoca antica, come provano numerosi cippi funerari rinvenuti in più punti del comprensorio comunale, in età alto-medievale fu ceduta da Ottone I a un certo Arnolfo, suo consigliere.
Sottomessa da Todi e poi affrancata dal dominio tuderte e annessa allo Stato Pontificio da Alessandro VI,fu consegnata di nuovo da Giulio II alla potente città umbra, di cui seguì da allora ininterrottamente le vicende storiche.
Divenuta comune nel 1810, perse l’autonomia con la Restaurazione (1814), per poi riconquistarla in seguito alla riforma amministrativa di Pio VII nel 1818. Il toponimo potrebbe essere un composto di “monte”, che significa non solo ‘vetta elevata’ ma anche ‘modesta altura’, e di CASTRELLUS, derivato di CASTRUM “luogo fortificato”.
Di notevole interesse artistico sono la chiesa parrocchiale, al cui interno si conserva un crocifisso ligneo del XV secolo, e, nel cuore del borgo, il convento delle clarisse, dalle pregevoli finestre bizantineggianti.
Nei dintorni dell’abitato la chiesa di San Lorenzo in Nifili, del secolo XI, riproduce i tratti salienti dello stile romanico umbro.