Stiamo vivendo un periodo difficile non solo per la pandemia ancora in corso ma anche per tutto il contesto che questa ha generato, dove le “fake news” spuntano all’ordine del giorno, soprattutto quando a divulgarle è gente non competente.
L’AVIS Nazionale ha ritenuto opportuno pubblicare dei chiarimenti in merito sperando che tutti i donatori e coloro che si avvicinano per la prima volta alla donazione di sangue comprendano la veridicità di alcune informazioni di cui l’associazione si assume piena responsabilità avendo personale altamente informato ed esperto in materia.
Quando l’AVIS afferma che per donare non ci vuole il GreenPass non indica che chi ha il GreenPass non possa donare! Non è assolutamente vero che il sangue dei non vaccinati sia migliore e che quello di chi ha già assunto almeno una dose di vaccino rischia di coagulare.
Sono affermazioni assolutamente false che recano un grosso danno agli ospedali dove la scorte di sangue e plasma sono già ridotte al minimo.
Il presidente Gianpietro Briola invita a diffidare da queste notizie e ad attingere solo da fonti ufficiali, come il sito dell’AVIS Nazionale o del Ministero della Salute.
In merito al sangue dei non vaccinati ritenuto più sicuro, afferma infatti:
«Questa informazione non ha alcun fondamento e nasce da un’errata interpretazione di una circolare del Ministero della Salute, con cui si è stabilito che non vi è obbligo di Green pass per accedere alle strutture di raccolta. Tale decisione è stata assunta in quanto i donatori si recano nei Servizi trasfusionali per sottoporsi a una prestazione sanitaria, peraltro dopo aver seguito un triage telefonico finalizzato a conoscere in modo approfondito le loro attività svolte negli ultimi giorni. A questo bisogna aggiungere l’accesso contingentato previa prenotazione, il rispetto del distanziamento sociale, l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, la misurazione della temperatura, la somministrazione di un questionario e un colloquio con il medico. Inoltre, i donatori sono chiamati a rispondere a un’esigenza del Sistema Sanitario Nazionale e sono, quindi, titolati ad accedere nel rispetto delle norme e dei protocolli vigenti. Sono regole indicate dal Ministero della Salute che AVIS e le altre associazioni di donatori si impegnano a seguire assicurando la sicurezza di tutti: donatori e personale sanitario».
E conclude con un invito a tutti i cittadini donatori e non: «Il nemico da sconfiggere è il Covid, non gli strumenti che lo studio e la ricerca mettono in campo per combatterlo. Per questo invitiamo tutti a proteggersi, vaccinarsi, prevenire il contagio e dare il proprio contributo donando il proprio sangue o plasma».