Poco più a valle della confluenza del fiume Paglia con il Tevere, si trova un colle a dominio della valle, sulla cui sommità sorge il pittoresco centro di Baschi, con la caratteristica torre della chiesa id San Nicolò.
Reperti preromani ed Etruschi testimoniano l’antica origine di Baschi, in particolare un frammento di bronzo denominato Fragmentum Tudertinum che reca iscrizioni di carattere legislativo, la cosiddetta Lex Tudertina, e la statua del dio Tevere.
Fu però nel Medioevo che il borgo visse il suo periodo di massimo splendore grazie anche all’intervento di un certo Ugolino o Golino di Biscaglia, finchè nel corso della storia, si succedette il dominio di numerose famiglie come i Baschi, i quali governarono a lungo sul territorio, gli Atti, i Landi, i Fredi, gli Errighi.
All’interno della cinta muraria è interessante la cinquecentesca chiesa di San Nicolò (XVI secolo), costruita, su progetto dell’architetto orvietano Ippolito Scalza, sulle rovine di un antico tempio, e dove si conservano dipinti di Andrea Polinori e Pietro Paolo Sensini, oltre ad un antico organo a canne, e il castello dei signori di Baschi (XV secolo), oggi sede del Municipio.
Personaggi storici Frà Filippo da Baschi, Beato Ricciero da Muccia, Galino di Biscaglia.